Profumo di mughetto e sterilità

imagesConvallaria majalis (famiglia Liliacee) è una pianta erbacea dai fiorellini penduli a campana di colore bianco e profumatissimi nota con il nome di mughetto. Non è priva di tossicità perché contiene una serie di glicosidi cardioattivi che bene non fanno. Il mughetto è certamente meglio conosciuto per il suo profumo anche se, ad uso cosmetico, è utilizzato spesso non l’olio essenziale del fiore ma un derivato sintetico che ne mima il profumo: il burgeonale.

Sono consapevole di aver infranto i sogni di coloro che comperano profumo al mughetto pensando che ci abbiano “spremuto” i mughetti dentro…mi spiace, ma non è così.

Il burgeonale riproduce il profumo di mughetto, noi lo avvertiamo tramite i recettori olfattivi che sono più di 900 e si trovano in un’area del nostro naso non più grande di due centimetri quadrati. L’aspetto sorprendente è che gli uomini sono molto più sensibili al profumo di mughetto (burgeonale) rispetto alle donne e Madre Natura ha fatto questa differenza per un motivo ben preciso. Il burgeonale è avvertito tramite un recettore olfattivo chiamato OR1D2 che oltre ad essere presente nel naso è espresso ectopicamente e cioè dove non ci si aspetterebbe di trovarlo: nella prostata e nella testa degli spermatozoi.

Negli spermatozoi il recettore OR1D2 ha la funzione di guidare gli spermatozoi verso l’ovocita seguendo la scia chimica da esso emessa. Il burgeonale è in grado di attivare questo recettore spingendo gli spermatozoi a muoversi con maggiore velocità verso l’ovocita. Non a caso l’insensibilità al profumo di mughetto è spesso associata a sterilità maschile. La minore

(o mancata) espressione del recettore OR1D2 a livello dell’epitelio nasale sarebbe in pratica correlata ad un analogo difetto negli spermatozoi, che non riuscirebbero quindi a captare bene i segnali che l’ovocita invia loro per guidarne il percorso fino alle tube uterine, dove avviene la fecondazione.

Non è solo questo: OR1D2 è altamente espresso a livello delle cellule tumorali della prostata insieme ad un altro recettore, TRPM8 che nel nostro corpo ha la capacità di captare il mentolo contenuto nella menta.

C’è chi ha già pensato di sfruttare il burgeonale come profumo da femme fatales con slogan che farebbero impaurire un navigato play boy, fortunatamente c’è anche chi sta cercando di usarlo come sonda per identificare le metastasi tumorali prostatiche a livello dei linfonodi e per discriminare cellule cancerose prostatiche da quelle non cancerose.